(Italia)
ore 18:00
Timf Festival Teatro Café Müller
Torino
via Paolo Sacchi 18/d
info biglietteria
Via Paolo Sacchi, 18/d – Torino
In Qualcosa ci sta sognando. Un viaggio nella dark zone degli ultimi 100 anni il Novecento è una camera oscura in cui sorgono le mura di Auschwitz, il fungo atomico, le solarizzazioni di Man Ray, il Vietnam e i Balcani e la cannibalizzazione delle immagini. Un talk concepito in forma di lezione/azione che tratta l’emersione di diversi linguaggi del secolo breve e analizza la creazione dell’estetica nazista e il linguaggio dell’arte del tempo e di oggi, un’incursione nella dark zone della nostra storia attraverso gli occhi spenti di figure grigie come Goebbels e di vulcanici artisti come Lee Miller, Abramovic, Jodorowsky, Zang Huan, Castellucci, Bartolina Xixa, Boltanski, un percorso rizomatico, imprevedibile e accidentato, un rito di purificazione, un viaggio nel tempo tra i falsi dèi del Novecento, la costruzione di un nuovo feroce linguaggio e le visioni surrealiste, fino ai rituali contemporanei, all’abbattimento dei monumenti e a una presunta “morte dell’arte” o “nascita” di una visione alternativa all’ antropocentrismo. Docente alla Naba di Milano, critica d’arte militante e performer, Manuela Gandini ha lavorato durante le guerre balcaniche a Sarajevo con gli artisti del Gruppo Trio Sarajevo, organizzando mostre e iniziative di propaganda contro l’assedio della città bosniaca. Ha organizzato numerose mostre in Italia e all’estero e ha tenuto nel 2018-19 un ciclo di lezioni interdisciplinari e performative in un locale di Milano.
SPETTACOLO SOTTOTITOLATO IN INGLESE
di e con Manuela Gandini
musiche Brando Barbieri
durata 90 minuti
genere teatro