21:00
Stagione Teatrale Teatro Café Müller
Torino
via Paolo Sacchi 18/d
biglietteria
ingresso intero 12 euroridotto 9 euro
info biglietteria
Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un
mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante. [Philippe Petit]
Tutto questo «sembra», perché questo è recitabile. È la veste, o la scena, del dolore. Quello che è in
me va oltre lo spettacolo. [Atto I, scena II]
Una sedia; una tomba; una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto.
Un’imper- fetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a
concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha
ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole
segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
Tutto questo «sembra», perché questo è recitabile. È la veste, o la scena, del dolore. Quello che è in
me va oltre lo spettacolo. [Atto I, scena II]
Scritto e interpretato da Francesco Zaccaro
Diretto da Ivano Picciallo
Scene di Alessandra Solimene
Luci di Joseph Geoffriau
Organizzazione Sonia Polimeno
Produzione IAC Centro Arti Integrate / Malmand teatro
Fotografie Anita Martorana
durata 55'
genere circo contemporaneo e danza